Est asiatico-Est europeo

Molti anni fa intervistai il presidente di un’Istituzione di settore molto forte in Italia nonché proprietario di diverse Società anche all’estero. Quando mi disse questa cosa rimasi sorpreso in quanto la pensavo esattamente come lui e ho sempre portato avanti questa idea:

“Noi italiani ed europei seguiamo troppo la politica economica americana. Mi spiego meglio. Gli Stati Uniti sono/erano un mercato saturo e hanno dovuto crearsi un mercato alterativo di sbocco: l’Asia. Certo un mercato dalle enormi potenzialità non solo per insediarsi ma anche per consumo. Ma qui abbiamo commesso un errore: noi, il nostro Est (o nuovo mercato di sbocco), ce l’avevamo già (l’Est europeo) e hanno voglia di fare e rimettersi in piedi. Non in ultimo (visto che già c’erano segnali di stallo economico) se avessimo fatto circolare moneta nel nostro Est la moneta rimaneva interna all’Europa e, forse, avremmo subìto meno questa paralisi; così facendo, abbiamo messo in mano la moneta agli altri e noi siamo rimasti al palo”.

Ovvio che se tutti o quasi, sono andati nell’Est Asiatico ci sono dei motivi più che validi ma, oggi, forse qualche interrogativo dovremmo porcelo.

di Francesco Bartolini Caccia ©